- IW9BID
- Messaggi : 79
Data d'iscrizione : 21.02.18
Età : 69
Località : Aci San Antonio CT
Una Linea a scaletta economica e funzionale a 800 Ohm.
Lun Mag 14, 2018 4:35 pm
Salve a Tutti,
quasi per scherzo poichè non ci credevo ho messo insieme nello scorso autunno una linea a scaletta ladder line da ca. 400/450 Ohm.
Si propio per scherzo tanto per, ma dopo alcune prove con mia grande sorpresa funzionava e funzionava pefino bene (roba da non credere).
Inizialmente ho usato filo di alluminio per saldature dim. 1,2 mm. come isolatori o utilizzato dei pezzetti di plastica ricavate da una canalina per impianti elettrici per casa 15 x 10.
Insomma meccanicamente era rabberciata ma funzionava e questo mi ha dissipato tutti quei pregiudizzi dubbi e stupidagini che si dicono in giro in ambiente OM.
Da allora le cose sono cambiate mi sono messo alla ricerca e mi sono documentato.
Apparte le soddisfazioni che ricevi, in pratica ti costruisci la linea in casa e le performance superano abbondantemente quelle del più blasonato cavo coassiale perchè?
La linea a scaletta può lavorare con regimi di onde stazionarie prossime a 10 si avete letto bene, basti pensare che con rapporti di ros certamente impossibili per i cavi coassiali le perdite su 100 metri stanno intorno a 0,18/25 Db. a 30 Mhz.
Tuttavia cè uno scotto da pagare le moderne apparecchiature non sono dotate di uscita simmettrica (bilanciata) ma di una uscita asimmetrica (sbilanciata) a 50 Ohm.
Allora sta allo sperimentatore inserire tra il TX e la scaletta un sistema da sbilanciato a bilanciato che non è solo il classivco Bal-Un ma un tuner che possa coniugare i due mondi con perdite modeste ed elevato trasferimento energetico un progetto simile al (tunerOne)
ma questo può essere costruito ad uso manuale (da stazione).
Ma torniamo alla scaletta che è il motivo della discussione.
Recentemente ho provato a ricostruire ex novo la scaletta, stavolta o usato filo di rame per trasformatori da 1.9 mm. isolatori distanziali da 100 mm. tondino di P.P. che opportunamente fuso e piegato con una pinza mia permesso di realizzare dei distanziatori precisi e robusti (vedi foto).
Questa è solo una proposta semplice e fatta in casa tanto per far capire che realizzare una linea a scaletta non è affatto difficile e non è pure richiesta tanta precisione, fidatevi funzionerà alla grande, come diceva una vecchia pubbliocità PROVATE PER CREDERE!
Buona scaletta per Tutti.
Alfredo
Linea a scaletta messa a terra, si nota la lampada per scaldare e sciogliere la plastica degli isolatori e la pinza per schiacciare delicatamente la plastica fusa e realizzare un supporto in fusione che tratterrà il filo di rame per molto tempo.
Linea e isolatore plastico poggiato su un massello di PTFE funzione (antiaderente) utile quando si spiega e si schiaccia la plastica fusa con la pinza.
Scaletta ultimata. Certo non è perfetta ma Vi assicuro che funziona, costa pochissimo
è veramente robusta e Vi darà tante belle soddisfazioni.
La distanza tra filo e filo e 100 mm. dovrebbe essere intorno agli 800 Ohm.
La foto quà giù mostra la stessa scaletta messa in aria e collegata alla mia DOUBLET.
Buon lavoro a Tutti
quasi per scherzo poichè non ci credevo ho messo insieme nello scorso autunno una linea a scaletta ladder line da ca. 400/450 Ohm.
Si propio per scherzo tanto per, ma dopo alcune prove con mia grande sorpresa funzionava e funzionava pefino bene (roba da non credere).
Inizialmente ho usato filo di alluminio per saldature dim. 1,2 mm. come isolatori o utilizzato dei pezzetti di plastica ricavate da una canalina per impianti elettrici per casa 15 x 10.
Insomma meccanicamente era rabberciata ma funzionava e questo mi ha dissipato tutti quei pregiudizzi dubbi e stupidagini che si dicono in giro in ambiente OM.
Da allora le cose sono cambiate mi sono messo alla ricerca e mi sono documentato.
Apparte le soddisfazioni che ricevi, in pratica ti costruisci la linea in casa e le performance superano abbondantemente quelle del più blasonato cavo coassiale perchè?
La linea a scaletta può lavorare con regimi di onde stazionarie prossime a 10 si avete letto bene, basti pensare che con rapporti di ros certamente impossibili per i cavi coassiali le perdite su 100 metri stanno intorno a 0,18/25 Db. a 30 Mhz.
Tuttavia cè uno scotto da pagare le moderne apparecchiature non sono dotate di uscita simmettrica (bilanciata) ma di una uscita asimmetrica (sbilanciata) a 50 Ohm.
Allora sta allo sperimentatore inserire tra il TX e la scaletta un sistema da sbilanciato a bilanciato che non è solo il classivco Bal-Un ma un tuner che possa coniugare i due mondi con perdite modeste ed elevato trasferimento energetico un progetto simile al (tunerOne)
ma questo può essere costruito ad uso manuale (da stazione).
Ma torniamo alla scaletta che è il motivo della discussione.
Recentemente ho provato a ricostruire ex novo la scaletta, stavolta o usato filo di rame per trasformatori da 1.9 mm. isolatori distanziali da 100 mm. tondino di P.P. che opportunamente fuso e piegato con una pinza mia permesso di realizzare dei distanziatori precisi e robusti (vedi foto).
Questa è solo una proposta semplice e fatta in casa tanto per far capire che realizzare una linea a scaletta non è affatto difficile e non è pure richiesta tanta precisione, fidatevi funzionerà alla grande, come diceva una vecchia pubbliocità PROVATE PER CREDERE!
Buona scaletta per Tutti.
Alfredo
Linea a scaletta messa a terra, si nota la lampada per scaldare e sciogliere la plastica degli isolatori e la pinza per schiacciare delicatamente la plastica fusa e realizzare un supporto in fusione che tratterrà il filo di rame per molto tempo.
Linea e isolatore plastico poggiato su un massello di PTFE funzione (antiaderente) utile quando si spiega e si schiaccia la plastica fusa con la pinza.
Scaletta ultimata. Certo non è perfetta ma Vi assicuro che funziona, costa pochissimo
è veramente robusta e Vi darà tante belle soddisfazioni.
La distanza tra filo e filo e 100 mm. dovrebbe essere intorno agli 800 Ohm.
La foto quà giù mostra la stessa scaletta messa in aria e collegata alla mia DOUBLET.
Buon lavoro a Tutti
Re: Una Linea a scaletta economica e funzionale a 800 Ohm.
Lun Mag 14, 2018 4:55 pm
Azz. Alfredo complimenti ottima realizzazione.
- IW9BID
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Re: Una Linea a scaletta economica e funzionale a 800 Ohm.
Lun Mag 14, 2018 5:34 pm
Grazie,
Lo scopo è quello di spronare qualche pantofolaio a mettere sul fuoco qualcosa e scaldarsi le mani, purtoppo oggi l'autocostruzione langue un poco ed anche queste semplici e facili cose possono essere imbastite veramente con poco, anche con materiale di recupero.
Tu lo sai realizzare qualcosa anche la più modesta con le propie mani è impareggiabile!
Materiale cè nè ancora tanto piano piano lo metteremo quà.
SALUTI-A-SCALETTA
Lo scopo è quello di spronare qualche pantofolaio a mettere sul fuoco qualcosa e scaldarsi le mani, purtoppo oggi l'autocostruzione langue un poco ed anche queste semplici e facili cose possono essere imbastite veramente con poco, anche con materiale di recupero.
Tu lo sai realizzare qualcosa anche la più modesta con le propie mani è impareggiabile!
Materiale cè nè ancora tanto piano piano lo metteremo quà.
SALUTI-A-SCALETTA
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un pò di storia
Mar Mag 15, 2018 3:18 pm
Introduzione; l'articolo che segue è tratto da uno scritto apparso su Parallel Transmission Lines, di LB Cebik W4RNL (SK).
Libera traduzione di IW9BID.
L' alimentazione con linea parallela risale agli inizi della radio nel 1930.
Il sistema di alimentazione a due fili non sintonizzati era una funzionalità standard del Manuale ARRL. Il manuale della Jones Radio del 1937 fornisce una tabella delle perdite di linea che mostra i vantaggi dell'open-open. alimentatori di filo (una linea da 440 ohm nella tabella) su alimentatori a doppino intrecciato a bassa impedenza (pagina 70). L'uso di linee da 600-Ohm era abbastanza standard, utilizzando una spaziatura di circa 6 ". "Per ridurre al minimo le radiazioni dagli alimentatori, i due fili non devono distare più di 10-12 pollici". ( The Radio Amateur's Handbook, 7th Ed., ARRL, 1930, p.116) Raramente i Radioamatori eccedono i 6" di spaziatura.
Nel 1930, linee parallele costruite furono accoppiate o alimentate induttivamente al circuito con il sintonizzatore dello finale del trasmettitore.
La linea parallela era l'unica scelta per i radioamatori e per le emittenti commerciali negli anni '30 e '40.
La novità accadde con l'avvento della seconda guerra mondiale, il cavo coassiale fu sviluppato per uso militare.
Dopo la fine della guerra il cavo in eccesso veri e propi fiumi in eccesso soppiantarono la linea a scaletta e furono utilizzati nell'uso dilettantistico.
Le aziende hanno iniziato a sviluppare vari tipi di cavi coassiali per uso civile e, come hanno scoperto la flessibilità e le maggiori opzioni di utilizzo della linea schermata.
I produttori hanno iniziato a costruire radio per lo standard da 50 ohm di cui godiamo oggi.
La linea di alimentazione a filo aperto o la linea a pioli continuava a essere apprezzata da molti radioamatori che utilizzavano maggiore potenza poichè l'efficienza era richiesta e potevano mantenere le performance al 100%.
Ancora oggi, se ascolti qualcuno dei "Big Guys" sulle gamme dei 40, 80 o 160M AM/SSB, usano quasi esclusivamente l'alimentazione a filo aperto (linea a scaletta) su antenne antenne a loop, dipoli ecc.
Non ha senso costruire un'antenna perfetta e quindi alimentarla con un pezzo di cavo coassiale da 65 o 120 metri e perdere una buona percentuale di energia.
La linea a scaletta (Ladder Line) è l'unica strada da percorrere!
Vi esorto a visionare questo link, è un calcolatore online con cui puoi verificare e vedere davvero la differenza.
Utilizzare 1.5 come voce SWR e quindi confrontare vari tipi di cavo coassiale con filo aperto da 600 ohm.
Non c'è paragone! (anzi non cè storia).
http://www.arrg.us/pages/Loss-Calc.htm
Dopo un pò di storia riprendiamo il ns. tema.
La “linea a scaletta” / “ladder line” / linea bilanciata è oggi uno dei segreti nascosti per l'utilizzo efficace per alimentare le antenne multibanda non risonanti.
Libera traduzione di IW9BID.
L' alimentazione con linea parallela risale agli inizi della radio nel 1930.
Il sistema di alimentazione a due fili non sintonizzati era una funzionalità standard del Manuale ARRL. Il manuale della Jones Radio del 1937 fornisce una tabella delle perdite di linea che mostra i vantaggi dell'open-open. alimentatori di filo (una linea da 440 ohm nella tabella) su alimentatori a doppino intrecciato a bassa impedenza (pagina 70). L'uso di linee da 600-Ohm era abbastanza standard, utilizzando una spaziatura di circa 6 ". "Per ridurre al minimo le radiazioni dagli alimentatori, i due fili non devono distare più di 10-12 pollici". ( The Radio Amateur's Handbook, 7th Ed., ARRL, 1930, p.116) Raramente i Radioamatori eccedono i 6" di spaziatura.
Nel 1930, linee parallele costruite furono accoppiate o alimentate induttivamente al circuito con il sintonizzatore dello finale del trasmettitore.
La linea parallela era l'unica scelta per i radioamatori e per le emittenti commerciali negli anni '30 e '40.
La novità accadde con l'avvento della seconda guerra mondiale, il cavo coassiale fu sviluppato per uso militare.
Dopo la fine della guerra il cavo in eccesso veri e propi fiumi in eccesso soppiantarono la linea a scaletta e furono utilizzati nell'uso dilettantistico.
Le aziende hanno iniziato a sviluppare vari tipi di cavi coassiali per uso civile e, come hanno scoperto la flessibilità e le maggiori opzioni di utilizzo della linea schermata.
I produttori hanno iniziato a costruire radio per lo standard da 50 ohm di cui godiamo oggi.
La linea di alimentazione a filo aperto o la linea a pioli continuava a essere apprezzata da molti radioamatori che utilizzavano maggiore potenza poichè l'efficienza era richiesta e potevano mantenere le performance al 100%.
Ancora oggi, se ascolti qualcuno dei "Big Guys" sulle gamme dei 40, 80 o 160M AM/SSB, usano quasi esclusivamente l'alimentazione a filo aperto (linea a scaletta) su antenne antenne a loop, dipoli ecc.
Non ha senso costruire un'antenna perfetta e quindi alimentarla con un pezzo di cavo coassiale da 65 o 120 metri e perdere una buona percentuale di energia.
La linea a scaletta (Ladder Line) è l'unica strada da percorrere!
Vi esorto a visionare questo link, è un calcolatore online con cui puoi verificare e vedere davvero la differenza.
Utilizzare 1.5 come voce SWR e quindi confrontare vari tipi di cavo coassiale con filo aperto da 600 ohm.
Non c'è paragone! (anzi non cè storia).
http://www.arrg.us/pages/Loss-Calc.htm
Dopo un pò di storia riprendiamo il ns. tema.
La “linea a scaletta” / “ladder line” / linea bilanciata è oggi uno dei segreti nascosti per l'utilizzo efficace per alimentare le antenne multibanda non risonanti.
In tempi lontani era l'unica linea di trasmissione utilizzata in ambito radioamatoriale, essa è costituita da due conduttori paralleli mantenuti ad una distanza regolare da una struttura isolante da dove appunto prende il nome di linea finestrata questa, è analoga alle piattina a 300 ohm in uso negli impianti TV fino ai primi anni ’70.
L’impedenza è in funzione della distanza tra i conduttori e varia da 300 a 450 ohm (nei modelli commerciali) fino a 600 ohm ed oltre nei modelli autocostruiti.
Foto presa in rete per d'are una idea di quanto scritto sopra.
A differenza di quanto si possa pensare, una linea bilanciata non crea perdite o dispersioni o peggio ancora interferenze anzi le prove reali sul campo hanno dimostrato la validità insuperabile di questo vecchio progetto oserei dire primordiale della radio.
Non presenta i difetti tipici dei cavi coassiali e sostiene senza difficoltà linee di trasmissione con alti valori di ROS. Inoltre essendo per natura bilanciata eventuali correnti di modo comune tendono naturalmente ad annullarsi a condizione che i due bracci siano di lunghezza esattamente identica e mantenuti a distanza da separatori posti a distanza regolare.
Per applicazioni mobili o temporanee è preferibile utilizzare i modelli commerciali da 300 e 450 ohm, leggeri e semplici da installare e smontare al temine delle attività. Anche se può dare impressione opposta, spesso risolve anche problemi di TVI ma non sempre purtroppo!
In istallazioni fisse è invece preferibile costruirsi una vera linea bilanciata come quella a 600 ohm sopra rappresentata anche per un semplice dettaglio tecnico: non servono giunzioni tra antenna e linea di trasmissione.
E' quindi ideale per alimentare dipoli o loop consentendo anche attività su bande diverse da quella di risonanza ed in generale ogni qualvolta si abbia a che fare con antenne con impedenza diversa da quella ottimale e si vogliano evitare i problemi ed i difetti derivanti dall’accoppiamento tramite cavo coassiale e accordatore.
Foto di un classico esempio di distanziatore commerciale.
Correnti nel cavo e nella scaletta.
Come si può notare, in un cavo coassiale (immagine in basso disegno sopra) esiste uno sbilanciamento tra i flussi rf ed è alto il rischio di ritorni e/o rientri (che innescano le famose correnti di modo comune).
Con una linea bilanciata (schizzo in basso) questo non avviene in quanto nei due bracci scorrono correnti in opposizione di fase e di conseguenza ciò non avviene poichè si annullano a vicenda.
TO BE CONTINUED ...........................
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